Spesso c’è la necessità di avere prestiti piccoli o medi, per soddisfare bisogni personali urgenti: una macchina nuova, quando la vecchia ci ha lasciato a piedi; o affrontare spese mediche improvvise; o volendo fare un regalo adeguato ad un nipote, in occasione della laurea o del matrimonio; o semplicemente concedersi una vacanza più che meritata in compagnia di un compagno di vita. Ma come può un pensionato trovare queste cifre? Ecco che la cessione del quinto della pensione diventa un buon alleato nel reperire le risorse necessarie per far fronte a questi costi.
La cessione del quinto: cos’è?
La cessione del quinto riservata ai pensionati è un’opportunità che il legislatore ha voluto mettere a disposizione di un pubblico più ampio, rispetto a quella precedentemente concessa solo ai dipendenti attivi. Oggi milioni di pensionati, infatti, hanno la possibilità di usufruirne, ottenendo un prestito da un istituto di credito, che verrà poi rimborsato automaticamente dall’INPS tramite le loro pensioni. Tale rimborso non può superare il 20% dell’importo della pensione mensile: da qui l’espressione cessione del quinto.
Come deve muoversi il pensionato
Il pensionato che intenda richiedere il prestito può rivolgersi ad una banca o ad una finanziaria che si occupa della cessione del quinto ai pensionati, e concordare importi e condizioni, previa richiesta all’Istituto di Previdenza della comunicazione di trasferibilità della pensione. Tale certificato è fondamentale per stabilire l’importo mensile massimo che il richiedente può rimborsare e, sulla base di questo, per stabilire il numero di rate necessarie per l’estinzione del debito. Sarà poi l’INPS a trattenere l’importo fissato dalla pensione.
Di norma la restituzione prevede un minimo di 24 rate e non può superare le 120, cioè 10 anni, restando entro i 90 anni di età del richiedente, anche se sono possibili eccezioni. Inoltre, l’assicurazione contro il rischio di morte prematura del proprietario è obbligatoria per l’importo.
Chi ha diritto e chi no
Poiché, per legge, la pensione minima non può essere pregiudicata, ne avranno diritto tutti quei pensionati che superano tale quota, al netto delle detrazioni previdenziali e fiscali.
Sono esclusi, quindi:
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- coloro che beneficiano di pensioni e assegni sociali
- coloro ai quali sono state assegnate disabilità civili
- coloro che ricevono indennità mensili per l’assistenza ai pensionati per invalidità; per il sostegno al reddito; o assegni al nucleo familiare
- coloro che sono in possesso di co-pensionamento da parte non legittimata alla cessione
- coloro che usufruiscono dei benefici di evacuazione, di cui alla Legge n. 92 del 2012
Robustelli Mario, Specialista in Cessione Del Quinto ad Avellino
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